mercoledì 7 settembre 2011

Prime testimonianze delle signore baresi alla corte di Gianpi

TRA i racconti, forse il più divertente, è quello di una simpatica 40enne, single, amica e consulente di moda delle più facoltose signore di Bari. Quell'estate in Sardegna c'era anche lei, ospite in una barca di amici. Quell'estate era chiaramente l'estate del 2008 quando Porto Cervo sembrava una dependance di corso Vittorio Emanuele e il Billionaire assomigliava ai "2 Ghiottoni". Era la magica estate di Gianpi. "Tu non hai idea di cosa stanno combinando i baresi", confessava una divertita Sabina Began alle amiche per telefono mentre da Bari partivano charter carichi di mozzarelle per casa Tarantini, e non è uno scherzo.

Estate del 2008, quindi. Racconta la signora: "Eravamo stati la sera precedente a una festa a casa di Gianpaolo. Nicla la conosco da una vita. Mi disse: "Domani volete conoscere il presidente?". Dissi subito di sì". La mattina dopo erano a prendere un aperitivo in piscina a villa Certosa. Arrivò anche il premier, vestito tutto di bianco. C'erano la signora, Nicla e un'amica. "Il presidente abbracciò Gianpaolo. Ci fece un complimento e ci chiese: dai, abbassatevi il costume e fatemi vedere il sedere più bello di Bari".

Ecco, è ben sintetizzato da questo aneddoto quello che sta accadendo in queste ore a Bari: cosa diavolo c'è nelle intercettazioni di Gianpaolo Tarantini? Chi verrà travolto da quel dannato "ragazzo senza morale", per citare una definizione di sua moglie Nicla? Quanti finiranno nei guai? Quante coppie si romperanno? A far scatenare la paura è stato lo stesso Tarantini nella sua deposizione fiume davanti ai magistrati napoletani: "Quando verranno fuori, Bari crollerà. Ci sono mogli di avvocati, imprenditori, ci sono tutte".

Tutte chiedevano a Gianpi di conoscere il presidente. E in tante facevano anche le carine con l'imprenditore per finire nelle sue grazie. "No, ti ricordi a quella festa..." rimbalzavano ieri i racconti tra il Nilaya e il Baretto in via Andrea da Bari, tutti amici o ex amici di Gianpi che sorridevano e provavano a ricostruire a metà tra il divertito e il preoccupato. Non è certo un mistero quanto accaduto a un avvocato penalista molto conosciuto in città: scoprì dai giornali che la sua fidanzata era stata ospite del presidente in una festa a Palazzo Grazioli, accompagnata proprio da Gianpi. E mentre leggeva i quotidiani la mattina al bar, accanto a un gruppo di colleghi ghignanti, si affrettò a cancellare la foto di sfondo che aveva sul palmare.

Ci sono poi le scorribande fuori Bari che preoccupano tanti. Qualche esempio: un weekend a Montecarlo in occasione del Gran premio. Due fine settimana lunghi a Cortina e un altro in una beauty farm svizzera. Ecco, Gianpi non andò solo. E soli non erano nemmeno i suoi amici, tutti conosciuti in città e sposati. Facendo due conti, perché i conti sono stati fatti, in quel periodo Tarantini aveva il telefono sotto controllo.

E molte delle ragazze che erano con loro, sono finite poi anche a casa di Berlusconi. "Ora  -  si chiedevano ieri  -  no, non perché io abbia nulla da temere, perché ho la coscienza apposto, non ho fatto nulla di illegale, però non vorrei che venissero fuori delle conversazioni... Sai al telefono si può sempre male interpretare, che poi se mi tirano in ballo, se viene fuori il mio nome, io querelo... Non ci vuole niente che non hai fatto niente e finisci sui giornali". Effettivamente, non ci vuole niente.

fonte : repubblica

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