Ecco in sintesi le misure del testo del decreto entrato nel consiglio dei ministri.
- AUTONOMI. Aumento della quota Irpef per gli autonomi, a partire dall’attuale 41% per i redditi oltre i 55.000 euro.
- TREDICESIME. I dipendenti delle amministrazioni pubbliche che non rispettano gli obiettivi di riduzione della spesa potrebbero perdere il pagamento della tredicesima mensilita’.
- TFR. Pagamento con due anni di ritardo dell’indennita’ di buonuscita dei lavoratori pubblici.
- PENSIONI DONNE. Viene anticipato dal 2020 al 2015 il progressivo innalzamento a 65 anni (entro il 2027) dell’eta’ pensionabile delle donne nel settore privato.
- PROVINCE. Dalle prossime elezioni e’ prevista la soppressione delle Provincie sotto i 300.000 abitanti, fusione dei Comuni sotto i mille abitanti, con sindaco anche assessore, e la riduzione dei componenti i Consigli regionali.
- PONTI. Le festivita’ infrasettimanali ”non concordatarie” verranno spostate al lunedi’.
- SCONTRINI. Tracciabilita’ di tutte le transazioni superiori ai 2.500 euro con comunicazione all’Agenzia delle entrate delle operazioni per le quali e’ prevista l’applicazione dell’Iva. E’ inoltre previsto l’inasprimento delle sanzioni, fino alla sospensione dell’attivita’, per la mancata emissione di fatture o scontrini fiscali.
- PENSIONI ANZIANITA’. Sono previsti interventi disincentivanti per le pensioni di anzianita’, con anticipo al 2012 del requisito di 97 anni tra eta’ anagrafica e anni di contribuzione.
- CONTRIBUTO SOLIDARIETA’. Viene esteso ai dipendenti privati la misura gia’ in vigore per i dipendenti pubblici e per i pensionati: prelievo del 5% della parte di reddito eccedente i 90.000 euro e del 10% della parte eccedente i 150.000.
- MINISTERI. Previsto un taglio di 6 miliardi di euro nel 2012 e 2,5 nel 2013.
- ENTI LOCALI. Verranno ridotti 6 miliardi di trasferimenti nel 2012 e 3,5 nel 2013. Per le regioni il peso della riduzione dei fondi e’ pari a 1 miliardo di euro. La sanita’ non verra’ toccata.
- PERDITE. Riduzione per le societa’ al 62,5% della possibilita’ di abbattimento delle perdite.
- RINNOVABILI. Torna l’ipotesi del taglio del 30% degli incentivi. Non potranno essere superiori alla media di quelli erogati negli altri Paesi d’Europa.
- MERCATO ELETTRICO. Verso la divisione in tre macrozone (Nord, Centro, Sud).
- SERVIZI PUBBLICI LOCALI. Si punta alla liberalizzazione e verranno incentivate le privatizzazioni.
- RENDITE AL 20%. La misura vale circa 2 miliardi di euro. Esclusi i titoli di Stato che restano tassati al 12,5%.
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