VENEZIA - Anche i lavoratori possono fare la loro parte nel riportare l'Italia in pareggio di bilancio, «regalando 5 giorni lavorativi all'anno per un periodo limitato, diciamo 5 anni». La proposta è di Andrea Tomat, presidente diConfindustria veneta, che precisa: le 5 giornate verrebbero devolute «all'impresa per cui lavorano, ma si può decidere di mettere qualcosa in un fondo».
Tomat chiarisce che «non bisogna guardare alla singola azienda ma al sistema. Cinque giornate lavorative consentirebbero di aumentare la produttivita e la competitività per le imprese, si riuscirebbe ad abbassare i costi dei prodotti, anche ad ampliare le possibilità di aumentare le assunzioni». Una proposta che Tomat si dice pronto a discutere ora con i sindacati.
«Teniamo presente che già oggi c'è un numero elevato di giorni di ferie - sottolinea - da 25 potrebbero passare a 20 con sacrificio: non se ne accorgerebbe nessuno». Quanto alla parte che potrebbero fare le imprese per contribuire alla riduzione del deficit, il presidente degli industriali veneti taglia corto: «le aziende pagano già il 60% di imposte».
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