Ogni Regione ha la sua Miss. Anche quelle immaginarie. Per non parlare delle nazioni immaginarie, come la Padania leghista, per la quale l’elezione di miss Padania è un appuntamento importante quanto la cerimonia dell’ampolla. Insomma, è battendo sulla cultura nazional-popolare che si costruiscono e si modellano le favole. E i consensi elettorali. Lo hanno capito bene dalle parti del movimento Regione Salento. Che il prossimo 27 agosto, all’Augustus Resort di Santa Cesarea (struttura turistica di lusso bersaglio delle critiche degli ambientalisti che protestano contro la cementificazione di quel tratto di costa salentina) eleggerà la prima Miss Regione Salento. Ad annunciarlo uno spot che gira su TeleRama, la tv del presidente del movimento, Paolo Pagliaro, da qualche giorno.
L’evento, organizzato dalla macchina del divertimento di Fashion one, trasmissione sulle tendenze giovanili di Telerama, è aperto a tutte le giovani salentine che possono già da qualche giorno prenotarsi per partecipare alle selezioni per lo scettro della più bella del Salento. Che, secondo i calcoli del movimento “autonomista” di Pagliaro dovrebbe corrispondere alle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto. Rigorosamente “indipendenti” da Bari e dalla baricentrica Puglia.
I dettagli dell’evento sono in via di definizione, fanno sapere dall’organizzazione. Certamente al momento ci sono una trentina di ragazze già in lizza. Di più, la serata sarà allietata da un ospite nazionale – probabilmente un cabarettista di fama – che accompagnerà la manifestazione.
I dettagli dell’evento sono in via di definizione, fanno sapere dall’organizzazione. Certamente al momento ci sono una trentina di ragazze già in lizza. Di più, la serata sarà allietata da un ospite nazionale – probabilmente un cabarettista di fama – che accompagnerà la manifestazione.
Sul web i detrattori del dell’idea di un Salento autonomo, definiscono “da manuale” la strategia del Movimento, accusando di “leghismo” la manifestazione. Che punterebbe sulla cultura popolare per penetrare in una sempre più larga – e delusa – platea di cittadini salentini al grido di “Bari ladrona” (altro leitmotiv del movimento). Ora anche alla ricerca di una bellezza peculiare del Salento modellata su precisi canoni estetici.Così, mentre a pochi chilometri di distanza, a Melpignano, il concertone finale della Notte della Taranta celebrerà l’idea di un Salento cosmopolita, a Santa Cesarea il movimento Regione Salento poserà un altro mattone per la costruzione dell’identità salentina “pura”. Che, se c’è, passa anche dall’ancheggiare delle bellezze “tipiche” del territorio.
Il movimento Regione Salento, forte della potente macchina comunicativa che lo accompagna (Pagliaro è proprietario di due tv, diverse emittenti radiofoniche, discoteche e patron della campagna di solidarietà “Cuore Amico” e della campagna di comunicazione “Salento Doc” sulla valorizzazione dei prodotti locali) ha già annunciato la sua discesa (e degli uomini di Regione Salento) nel campo aperto della politica alle elezioni amministrative del 2012 a Lecce città e nei comuni al voto delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Negli scorsi mesi la Corte di Cassazione ha già bocciato la prima richiesta di referendum popolare per l’istituzione della Regione Salento (che dovrebbe comunque passare da una successiva legge costituzionale). Per nulla scoraggiato, Pagliaro ci riprova. Con un occhio alla poltrona di sindaco di Lecce e l’altro sulla passerella delle miss Regione Salento. Perché nella vita, ma anche in politica, anche l’occhio vuole la sua parte.
fonte: 20 centesimi
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